Buon 2011
Uso comune è augurarsi che l’anno che verrà sia comunque…
Mi chiedo se Gaber immaginasse che la sua opera “Il caso di Alessandro e Maria” sarebbe rimasta nel tempo cosi’ viva e cosi’ ironica ed attuale, forse dolorosamente attuale.
Prima al Quirino de “Il caso di Alessandro e Maria – curiosa replica di una storia che ha gia’ avuto luogo”, incontro di due ex amanti, e della loro storia, conclusa ma non esaurita nei sentimenti, narrazione dettagliata di momenti, straziante sofferenza, egoismi, paure di una storia di quelle maledette, date dall’intreccio di vite complesse.
Egoista, ipocondriaco, pavido, pieno di se’ lui, l’attore Luca Barbareschi, pulito nell’interpretazione, ma un po’ rigido nella gestione del dolore. Bambina, insoddisfatta, apprensiva, rancorosa lei, una eccezionale Chiara Noschese, in bilico tra il desiderio di normalita’ e gli eccessi di una vita frenetica e falsamente piena, commovente nei suoi singhiozzi, vera nel rinfacciare le sofferenze subite, nel commento dei silenzi di una storia, che altro non e’ se non l’incontro tra due insicuri, due infelici.
E la cronaca di un amore immenso ma sciupato, il continuo volgersi al passato irrisolto, l’impotenza sentimentale e la colonna sonora di Pino Daniele rendono assolutamente attuale un dialogo a due scritto da Gaber quasi trent’anni fa, calato nei nostri giorni. Un testo scritto di pancia, che non puo’ non regalare qualche risata e lasciare in balia di piu’ d’una riflessione.
Napoletana del 1980, anche se Roma è la mia città sin da piccola ed apprezzo Milano. Mi occupo di relazioni pubbliche, al momento ho la responsabilità delle Relazioni Istituzionali di Vodafone Italia e sono nel board di veDrò, network che seguo con interesse ed entusiasmo da molti anni e di cui sono stata vice-presidente.
Commenta questo post